L’uomo ama costruire, e tracciare strade, è pacifico. Ma da che viene che ami appassionatamente anche la distruzione e il caos?
(Fëdor Dostoevskij)
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento. (Antico proverbio cinese)
“Ciao a tutti e bentornati sul mio blog!
Io sono Ary e in questa mia prima rubrica voglio approfondire con voi degli artisti di nicchia spettacolari; artisti di nicchia di tutti i tipi: da pittori a scultori, da fotografi ad artigiani!
L’artista di cui voglio parlare oggi è molto particolare: è un inventore, un archeologo, uno scovatore o meglio SCAVATORE di tesori nato in Illinois nel 1974: Brian Dettmer!
Con Brian Dettmer il quotidiano cambia significato, la banalità volta pagina e si trasforma in innovazione, in un’arte inaspettata.
Tutto scorre, tutto si piega, aggroviglia, assottiglia, tutto si trasforma in un Paese delle Meraviglie fatto di carta, taglierino e sorpresa: sorpresa per noi e anche per Brian Dettmer, un artista che presta le sue mani alle storie ignaro di cosa queste lo porteranno a creare.
Scavando le pagine di antichi libri o perfino di cassette, enciclopedie, mappe, come un vero e proprio archeologo, Brian Dettmer fa riemergere reperti e gemme andati perduti o magari mai scoperti prima: è un Cristoforo Colombo della materia che tramite significati nascosti e reinterpretazioni rizomiche fa respirare a degli oggetti morti l’aria di un secolo nuovo, un secolo in cui si può rendere immortali solo attraverso la distruzione.
Una volta gli scultori prendevano il marmo, lo modellavano e da ciò che era semplicemente pietra estrapolavano un Dio, un Imperatore.
Brian Dettmer al contrario prende i libri e sfata il mito della loro intoccabilità e della sacralità che li costringerebbe a restare una cosa sola per l’eternità.
Ma in fondo il mondo può solo cambiare nel momento in cui i pezzi vengono rigiocati: il mondo è cambiato quando la testa di Maria Antonietta è stata staccata dal corpo, e questo l’ha resa immortale. Brian Dettmer cambia la nostra percezione sugli oggetti, li incastra e li trasforma in paesaggi rendendoli più umani degli umani stessi.
Ogni anfratto, ogni cunicolo da cui si sporge un volto o un aforisma, mostra quanto la distruzione sia un’arte effimera e delicata, così come lo sarà la costruzione che la sostituirà in seguito, a creare dunque un circolo vizioso in cui il tempo, la vecchiaia e il divenire antico perdono la loro autorità sulla vita e sulla caducità delle narrazioni.
Tutto ciò che importa con Brian Dettmer è comporre nuove e infinite storie con cui riempire l’universo nei secoli dei secoli.
Se volete approfondire questo artista fantastico vi consiglio di acquistare il libro sulle sue opere “Art Made from books” e di guardarvi il suo TED talk, in cui espone la procedura dei suoi lavori e le sue considerazioni.”
Ricordatevi di condividere l’articolo o il video se vi è piaciuto e se volete sentirmi parlare di un particolare artista scrivetemelo in un commento!
Ci vediamo al prossimo artista!
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