“Così i giorni scorrono attraverso i miei occhi
Ma sembrano sempre uguali
E questi bambini su cui sputi
Mentre cercano di cambiare il loro mondo
Sono immuni ai tuoi consigli
Sanno bene
ciò che sta accadendo loro”
(“Changes” di David Bowie)
Ciao a tutti ragazzi e bentornati sul mio blog!
Nel confronto di oggi vediamo due illustratrici contemporanee esplorare la giovinezza o, ancora meglio, ciò che si nasconde dietro di essa: il non detto.
La prima è un’artista che lavora a Taiwan dal tratto gentile e dai colori morbidi come nuvole;
la seconda invece è un’artista italiana di Pesaro e al contrario, usa raramente i colori: sceglie il bianco e nero senza fronzoli, concisa e bizzarra.
Vi presento Miss Cyndi e Virginia Mori!
Nonostante siano accomunate dalla semplicità, i soggetti di Miss Cyndi e Virginia Mori sono due facce della stessa medaglia: due gemelle separate alla nascita.
La prima gemella, plasmata dal tocco premuroso di Miss Cyndi, è delicata come carta velina, leggera come aria, poiché guarda il mondo sotto una cupola di cristallo.
Il primo nome che mi viene in mente nel guardarla è Amélie da “Il Favoloso Mondo di Amélie”.
In queste illustrazioni infatti vediamo la realtà attraverso gli occhi di una ragazza sognante, distratta, immersa completamente nella propria bolla di fantasia e gioco, di pensieri frivoli e colori leggeri come una piuma.
Spesso seduta nella serenità della quotidianità e monotonia, la vediamo trovare sollievo nelle piccole cose per poi cadere turbata di fronte a piccoli problemi che per lei risultano insormontabili.
Attraverso i suoi occhi percepiamo il conforto e l’incanto di quella bolla che la separa dal mondo e che la fa infine restare da sola, lontana dalla normalità di tutti gli altri.
Vediamo la giovinezza dipinta con la dolcezza della solitudine, ma anche la malinconia di non saper vedere la bellezza di cui tutti parlano e la convinzione di non riuscire mai a provare una vera emozione.
Lo sguardo è vacuo, il volto inespressivo, mentre i pensieri sconfinano e si svelano dietro ad una trasparenza innocente.
La seconda gemella invece, quella di Virginia Mori, brucia come il fuoco, o meglio, si logora, come fanno le braci.
Una passata di carbone e i colori svaniscono, lasciando il posto ad un altro mondo in bianco e nero, fatto di pallore, buio e rancore.
A lei non interessa quello che pensa la gente, non le interessa essere colorata per piacere alle persone. Le interessa solo essere se stessa.
E’ una gemella incompresa, dalla personalità vibrante e ribelle e dalle mille frustrazioni.
Per questo mi ricorda Susanna Kaysen, dal libro e film “Girl, Interrupted”.
Entrambe costrette in una realtà costruita di ragazze che sottomettono e vengono sottomesse, fanno credere di volersene fregare perché troppo superiori alla competitività. Entrambe dal temperamento intrattabile.
Questa gemella, al contrario di quella di Miss Cyndi, rifiuta la routine del collegio e decide di riempire i suoi vuoti con aggressività e sarcasmo.
Si confonde con la massa per diventare due, tre e più ragazze contemporaneamente.
Si mimetizza, diventa parte integrante delle cose, dell’arredamento, tutto pur di non essere costretta a entrare in contatto con le altre, tutto per dare sfogo alla misantropia più pura.
La gemella di Virginia Mori non sogna ad occhi aperti poiché lo trova stupido. Preferisce invece vivere negli incubi; incubi disturbanti, ma anche creativi e divertenti.
E mentre medita sulla propria superiorità intellettuale rimpiange tuttavia di non poter svuotare la propria mente dal chiasso imperante.
Se ne sta sul proprio letto, come fa anche la gemella di Miss Cyndi, sfinita dai propri disturbi e dalle proprie insoddisfazioni.
Entrambe si rivoltano nelle loro coperte, per sfuggire alla realtà che devono affrontare ogni giorno.
Entrambe si chiedono quando tutta questa confusione finirà.
Se questo video vi è piaciuto complimenti a Miss Cyndi e Virginia Mori e pat pat a me!
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Ci vediamo al prossimo artista!
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